‘Quasi 20mila investimenti e 534 vittime (-12,7%)’

Nel 2019 sono stati 19.817 gli investimenti di pedoni, 54 al giorno, due ogni ora, con 534 morti, 336 uomini e 198 donne: il dato è in calo del 12,7% rispetto al 2018, quando furono 612, e al 2017, quando morirono 600 pedoni. Nel 2002, l’anno prima dell’introduzione della patente a punti in Italia, persero invece la vita ben 1226 persone. Sono cifre del terzo Rapporto annuale sull’incidentalità con il coinvolgimento di pedoni presentato dall’Asaps, l’associazione sostenitori Polstrada, sulla base dei dati Aci-Istat del 2019. Ben 316 vittime lo scorso anno avevano più di 65 anni (oltre il 60% del totale), un andamento che vede gli anziani come i soggetti più a rischio sulle strade italiane.
I feriti, tra cui quelli con danni permanenti, sono stati 21.430 (+600 rispetto al 2018). Tra il 2005 e il 2019 è rimasto costante (tra 20mila e quasi 22mila) il numero di cittadini che si sono dovuti rivolgere alle strutture ospedaliere.
Asaps sottolinea anche “i troppi investimenti” sugli attraversamenti pedonali, ben 7747, con 143 morti e 7604 feriti; sono stati invece 4535 (124 decessi e 4411 feriti) gli incidenti provocati da comportamenti irregolari dei pedoni. Il mese più a rischio è risultato gennaio, con 67 decessi, quello meno rischioso maggio, con 25. Una buona notizia arriva dalle grandi città, dove sono diminuiti i decessi, dai 154 del 2018 ai 114 del 2019; la Lombardia è stata la regione con il maggior numero di decessi, 96, seguita da Lazio (63), Emilia-Romagna (57) e Campania (47).
“E’ un bilancio in chiaroscuro – commenta il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – Abbiamo constatato un calo dei decessi ma non dei feriti, anche gravi. Ci preoccupano i casi di pirateria stradale, che aumentano. Occorrono maggiori investimenti sulla segnaletica luminosa anche degli attraversamenti pedonali, servono campagne di sensibilizzazione sulla conoscenza delle norme che prevedono la decurtazione di 8 punti dalla patente in caso di mancata precedenza ai pedoni sulle strisce, occorrono maggiori controlli delle divise sulle strade e la riforma del Codice della Strada con nuove e più severe sanzioni”.
L’Asaps ricorda anche “che i veicoli si stanno dotando di nuovi sistemi di avviso di ostacoli e pedoni e dal 2022 sarà obbligatorio per i veicoli di nuova immatricolazione il sistema Aebs, la frenata automatica d’emergenza che in caso di pericolo arresta il veicolo e salverà centinaia di pedoni da investimenti certi, anche quando l’autista si distrae con il cellulare alla guida, centrando così il pedone, fenomeno troppo presente sulle nostre strade”.

Fonte: Ansa – link